Costruzione di un Metal
Detector motion
a cura di Paolo Del Toro
Il MD che sto per proporvi è un apparecchio semi-professionale,
è un progetto che ho ripreso da un vecchio Kit di Nuova
Elettronica, io l'ho modificato, migliorato e semplificato. Ho anche
ridisegnato il circuito stampato e la disposizione dei componenti.
Questo MD è di tipo "MOTION" ossia, deve essere tenuto
sempre in movimento per segnalare un oggetto sepolto nel terreno, perché
altrimenti dopo alcuni secondi il suono cessa. Dispone di due controlli
di sintonia, quello grossolano e quello fine, viene alimentato da due batterie
da nove volts collegate in serie, ma il consumo durante il funzionamento
non supera i 35 mA.
Consente un'agevole ricerca (se viene costruito il "palo" come
indico nel disegno) perché è leggero e bilanciato, normalmente
non soffre di eccessivi slittamenti di sintonia salvo in casi di forti
e brusche variazioni di temperatura, se poi si costruisce la bobina di
ricerca secondo le indicazioni che allego, si ottiene una perfetta centratura
(con la padella in fase di ricerca) della verticale dell'oggetto sotterrato.
All'accensione dello strumento bisogna, prima di sintonizzare lo stesso,
attendere due o tre minuti per permettere ai semiconduttori all'interno
del Box dei controlli di stabilizzarsi in temperatura. Quindi si ruota
lentamente la manopola della sintonia grossolana "P3" fino ad
udire il suono del cicalino, poi la ruotiamo nel senso opposto fino allo
spegnimento del suono ora si passa a ruotare la manopola della sintonia
fine "P2" fino a sentire nuovamente il cicalino e poi si ruota
nell'altro senso fino allo spegnimento del suono emesso, (se il suono non
cessa, ma è intermittente, attendere qualche secondo, poi ruotare
ancora la manopola "P2" fino ad ottenere la completa cessazione
del suono, questo succede perché si va a impostare una delicata
situazione di equilibrio del comparatore di tensione LM311) in questo modo
otteniamo la massima sensibilità, e quindi una profondità
di ricerca di 18 cm circa (in aria) rilevati con una monetina da 200 Lire.
Ruotando poi la manopola "P3" (Reg. Grossolana) ancora più
indietro (di un millimetro per volta) si ottiene la sensibilità
media, e poi quella minima.
Per scrupolo, (ma spesso non è necessario) ogni mezz'ora di
ricerca, risintonizzare il MD utilizzando solo la manopola per la sintonia
fine "P2", in modo di avere sempre la massima sensibilità.
Per il montaggio dei componenti ho allegato il disegno particolareggiato,
quindi non dovrebbero esserci problemi, mentre per quanto riguarda il circuito
stampato, deve essere riprodotto dalla stampante secondo le dimensioni
indicate nel disegno stesso, questo è tassativo (eventualmente se
con la stampante non si riuscisse ad avere una stampa delle corrette dimensioni,
utilizzate una fotocopiatrice che, ingrandendo o rimpicciolendo l'immagine
vi consenta di ottenere le sopracitate misure), poi per la sua fabbricazione
è meglio servirsi del processo di fotoincisione, questo per non
avere cattivi funzionamenti dovuti all'inesattezza del disegno delle piste
o delle dimensioni delle stesse (come spesso accade facendo il tracciato
con il metodo del pennarello antiacido).
Inutile dire che le saldature vanno eseguite alla perfezione, stando attenti
a non creare accidentali ponti di stagno tra le piazzole, attenzione anche
ai componenti polarizzati.
Finito il montaggio dei componenti e collegata la bobina tramite il
cavo schermato (a tre poli + schermo), ricontrollate poi accuratamente
le saldature, si darà tensione e se il cicalino suonerà dovremo
ruotare i due potenziometri di sintonia in un senso o nell'altro per farlo
cessare. Ora dovremo tarare il circuito applicando i puntali di un tester
(commutato per 10 Volt fondo scala) sui punti positivo e negativo di "TP1",
quindi ruotare il trimmer "P1" fino a leggere sul tester una
tensione di 6 Volt, se questa tensione non si riesce a raggiungere nemmeno
ruotando il trimmer nel senso opposto, bisogna saldare in parallelo alla
resistenza "R8" un'altra di valore compreso tra 1000 ohm e 56000
ohm, quindi riprovare la taratura fino a quando non otterremo i fantomatici
6 Volt.
La bobina L1
Per costruire correttamente la bobina di ricerca bisogna innanzitutto
procurarsi un 200 metri di filo di rame smaltato di 0,5 millimetri di diametro,
poi bisogna realizzare la "dima d'avvolgimento" ossia, si prende
una tavola di legno di almeno due centimetri di spessore, vi si traccia
un cerchio di diametro di 15 centimetri poi lungo il tracciato si inseriscono
una ventina di chiodi, quindi fermando un capo del filo di rame, con un
po' di nastro adesivo alla tavola si comincia ad avvolgere 50 spire. Arrivati
alla cinquantesima spira si fa una presa (attorcigliando il filo) lunga
almeno tre centimetri e si fissa a sua volta con il nastro adesivo alla
superficie della tavola, ora si ricomincia ad avvolgere (sempre nello stesso
senso) altre 50 spire, e arrivati nuovamente alla cinquantesima spira (50
+ 50= 100 spire), si taglia il filo in modo che ne avanzi circa 3 centimetri
e si blocca sulla tavola.
Ora si estraggono (vedi disegno) alcuni chiodi e si inserisce sotto la
prima spira (a contatto con il legno) un pezzetto di nastro adesivo, fasciando
e bloccando l'avvolgimento, va fatto almeno in sei punti.
Ora si estraggono tutti i chiodi rimasti e si staccano anche i terminali
della bobina dalla tavola (ove li avevamo fissati con il nastro adesivo)
e preso l'avvolgimento in mano si "nastra" (ossia si avvolge
a spirale) lo stesso con del nastro isolante da elettricisti (vedi disegno)
su tutto il diametro dell'avvoilgimento.
Bisogna ora costruire lo schermo elettrostatico (indispensabile). Si
tagliano con l'aiuto di un righello alcune strisce di alluminio Domopack,
lunghe una ventina di centimetri e larghe due, poi si comincia ad avvolgerle
sul corpo precedentemente ricoperto di nastro isolante dell'avvolgimento
seguendo un senso a spirale, dove termina una striscia se ne sovrappone
di un centimetro un'altra e si continua ad avvolgere.
Attenzione, non si deve ricoprire tutto il diametro dell'avvolgimento
con l'alluminio (vedi disegno), ma bisogna lasciare scoperti tre o quattro
centimetri, nel punto dove fuoriescono i terminali. Ora si prende ancora
una volta il nastro isolante e si ricopre l'alluminio precedentemente avvolto,
"nastrando" come la prima volta a spirale, si deve però
lasciare da un lato un centimetro di alluminio scoperto sul quale si arrotolerà
del filo di rame nudo e stagnato (ottimo quello per i telefoni) naturalmente
senza la guaina di plastica, questo per formare il terminale di massa che
andrà poi saldato alla calza del cavo schermato.
Una volta che si è creato il terminale di massa, si finisce
di ricoprire con il nastro isolante il resto dell'alluminio, questo anche
per bloccare il filo di rame stagnato arrotolato sull'alluminio che fa
da schermo.
La bobina così realizzata deve essere inserita in un contenitore
rotondo di diametro appropriato, ottimi sono due sottovasi per i fiori,
incollati uno sopra l'altro, con l'avvolgimento incollato sulla base del
sottovaso inferiore cercando di centrare il diametro della bobina con il
diametro del contenitore, al fine di ottenere un reale centro del piatto
per poi localizzare con precisione la verticale degli oggetti sotterrati.
Comunque per qualsiasi informazione relativa alle varie fasi della
costruzione dello strumento potete rivolgervi a me tramite l'indirizzo
di posta elettronica: tex@bccmp.com
.
Sezione opzionale Metal Detector : prova
batterie.
Buon lavoro e in bocca al lupo per le vostre future ricerche.
(P. Del Toro)
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Circuit diagram ©Paolo Del Toro